Raoul Bova, legale di Fabrizio Corona “Non ha violato privacy”/ “Ricatto? Pregiudizi, mi sono rotto le pa*le”

Fabrizio Corona e Ivano Chiesa

Raoul Bova gate, legale di Fabrizio Corona assicura che non c’è stata violazione della privacy: “Messaggi ricatto? Mi sono rotto le pa*le dei pregiudizi”

CASO RAOUL BOVA, PARLA IVANO CHIESA

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«Capisco che sia molto arrabbiata, ma secondo me ha torto marcio: è proprio tutto sbagliato». Così l’avvocato Ivano Chiesa ha parlato a Iceberg, trasmissione in onda su Telelombardia, della collega Annamaria Bernardini de Pace, ex suocera di RaoulBova, che ha preso in mano le redini della battaglia legale che l’attore ha deciso di intraprendere per la vicenda degli audio diffusi da Fabrizio Corona nel podcast Falsissimo su YouTube.

Il legale dell’ex re dei paparazzi ha confermato che, in qualità di persona informata sui fatti, è stato chiesto al suo cliente di consegnare il materiale in suo possesso, e Corona è stato collaborativo.

Chiesa, invece, si è lasciato andare a uno sfogo quando gli è stato chiesto se Corona non sia mosso da qualche interesse, alla luce del caso Trezeguet: «In Italia, se tu sei un pregiudicato, lo sei per tutta la vita. Ma io mi sono rotto le pa**e. Tutti quelli che insinueranno questa cosa verranno querelati».

rocio munoz morales e raoul bova dopo l'addio

L’errore, per Chiesa, sta nel fatto di non aver mai querelato nessuno finora, ma ora è pronto a farlo: «Fabrizio ha imparato anche a non mettersi in pericolo, quindi sa quello che può fare e quello che non può fare».

“NESSUNA VIOLAZIONE DELLA PRIVACY”

Nel suo intervento, il legale ha smentito che, in questa vicenda, ci sia stata una violazione della privacy o che sia stato commesso un reato: «Cioè, se tu dai una comunicazione riguardante la tua vita privata, la privacy non ce l’hai più, perché l’hai appena data. È chiaro che devi preoccuparti che quello a cui la mandi non ti tradisca e non la mandi in giro, ma se non hai un accordo scritto e documentabile che è tenuto al segreto, quello, della tua comunicazione, fa quello che vuole».

Ci sarebbe un risvolto penale in caso di fraudolenza: se la conversazione era stata carpita in maniera fraudolenta, allora il discorso cambia e si fa più grave. Questo il ragionamento fatto a Iceberg da Chiesa, secondo cui Raoul Bova è stato ingenuo ad essersi fidato di qualcuno che ha poi diffuso quegli audio.

Inoltre, ha escluso che possa esserci il suo cliente dietro i messaggi ricevuti dall’attore, quelli che lo hanno spinto a denunciare un tentativo di estorsione: «Ma non c’è neanche bisogno di rispondere, dai, per piacere. No, è una domanda offensiva. Queste sono veramente delle robe da querela, cioè, ma non c’è più neanche modo di rispondere».

L’EX RE DEI PAPARAZZI NON SI FERMA

Infatti, Fabrizio Corona tira dritto e ha già annunciato una seconda parte del suo approfondimento: «Sa quello che può fare», ha assicurato il suo avvocato, che non si è detto neppure preoccupato di eventuali tentativi di fermarlo. «Ma facciano tutte le diffide che vogliono. Tra il diritto di cronaca e gli altri diritti costituzionalmente garantiti, il nostro legislatore costituente ha scelto il diritto di cronaca, che non è comprimibile in anticipo, mai, solo dopo».

Per quanto riguarda la collega a cui si è affidato BovaChiesa ha spiegato di averla sentita molto determinata e che ha fatto bene l’attore ad aver denunciato, se ritiene di essere stato vittima di estorsione. Ma saranno le indagini a fare chiarezza sulla vicenda.

Nel frattempo, il suo cliente va avanti: «Se si tenta di bloccare una pubblicazione, in Italia non si riesce, perché non c’è il sequestro preventivo della stampa».

LE “SEGNALAZIONI” A FABRIZIO CORONA

Quando, durante la trasmissione, è stato fatto notare che a Fabrizio Corona arriva tanto materiale sui personaggi famosi, l’avvocato Ivano Chiesa ha spiegato che ciò è comprensibile, visto che «fa una comunicazione senza filtri», senza limitazioni e condizionamenti.

«Ti assicuro che gli arriva molto di più di quello che esce, ma molto di più. Chissà che filtro che fa… Ma gli arrivano proprio così, sul cellulare, audio di ogni tipo, ma senza che lui chieda niente. Gli arrivano da tutte le parti. Ma perché si fidano ancora di lui, che tanto li fa uscire? Probabilmente la gente vuole più bene a Fabrizio di quanto non gliene voglia la stampa», ha dichiarato il legale.

Questi ha maturato un convincimento: per l’opinione pubblica ha pagato, dal punto di vista giudiziario, molto più di quanto avrebbe meritato, continua a far rumore e la gente si fida di lui. Ma c’è anche chi lo “usa” per raggiungere i suoi obiettivi.

«Ha percepito che loro volessero fargli avere questi messaggi in maniera da diffonderli “alla Fabrizio Corona maniera”, perché lei dovesse diventare famosa, come se fosse uno strumento di pubblicità per lei. Questo ho inteso io… Era un do ut des. “Io ti do questi messaggi, tu fai la tua trasmissione e io…”. In compenso, la ragazza ne avrà un grande clamore. Una grande immagine», ha concluso Chiesa.