“Notizia trapelata”. Liliana Resinovich e Sebastiano Visintin, il caso su Garofano: “Ha lasciato”

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Nuova svolta nell’inchiesta sulla morte di Liliana Resinovich, la donna sparita il 14 dicembre 2021 a Trieste e rinvenuta senza vita poche settimane dopo. Sabato mattina la Squadra mobile ha eseguito il sequestro della telecamera GoPro in uso a Sebastiano Visintin, suo marito e finora unico indagato nel procedimento. L’ordinanza è stata firmata dal sostituto procuratore Ilaria Iozzi.

Gli investigatori si sono recati presso la residenza di Visintin per acquisire la videocamera, che già era stata sottoposta a due verifiche tecniche: una condotta dalla Squadra mobile e un’altra dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Polizia postale e delle comunicazioni del Friuli-Venezia Giulia.

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Quando è avvenuta la cancellazione dei dati della GoPro e la decisione del generale Garofano

All’interno della GoPro era installata una scheda di memoria contenente i filmati del giorno della scomparsa di Liliana: riprese in cui si osserva Visintin pedalare in bicicletta sul Carso. Tuttavia, la memoria risultava inizializzata – ossia formattata – con conseguente cancellazione integrale dei dati originali.

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Secondo le ricostruzioni riportate da Il Piccolo, la formattazione sarebbe avvenuta il 13 giugno 2023 alle 20:37. Nello stesso giorno il giudice per le indagini preliminari Luigi Dainotti aveva respinto la richiesta di archiviazione del caso e ordinato nuove attività istruttorie.

Visintin ha sempre negato ogni addebito, dichiarandosi estraneo ai fatti. In un’intervista rilasciata a Porta a Porta ha affermato che la GoPro “è stata a disposizione della Procura per mesi” e che le autorità avevano già acquisito foto e video prima di restituirla. “Quando finisco di fare le mie cose, collego il computer e scarico tutto sul mio hard disk. Che senso ha tenere ancora i file dentro?”, ha spiegato. Ha inoltre precisato che tutti i suoi dischi rigidi sono già stati sequestrati dagli inquirenti.

Un’altra novità riguarda la strategia legale della difesa: l’ex comandante dei Ris di Parma, generale Luciano Garofano, che aveva assunto l’incarico di consulente tecnico per Visintin a partire da luglio 2023, ha deciso di rinunciare al mandato. Garofano aveva già rinunciato, poco prima, all’incarico di consulente della difesa di Andrea Sempio, coinvolto nelle indagini sull’omicidio di Chiara Poggi.

Il passo indietro di un esperto di alto profilo come Garofano, in un caso già gravato da dubbi e ipotesi contrastanti, aggiunge un ulteriore elemento di complessità. Resta ora da chiarire se la cancellazione dei video sia da attribuire a un gesto accidentale oppure volontario, e se vi siano ancora porzioni di verità criptate dietro la formattazione della memoria.