“Ho ucciso io mamma e papà, sono sepolti in giardino”. Il figlio confessa in televisione

Una vicenda sconvolgente ha avuto come palcoscenico uno studio televisivo, dove una confessione inattesa ha aperto uno squarcio inquietante su un duplice omicidio rimasto nell’ombra per quasi un decennio. Davanti alle telecamere dell’emittente ha ammesso di aver ucciso i propri genitori e di averli sepolti nel giardino della casa di famiglia. Un racconto che ha lasciato attoniti telespettatori e inquirenti, soprattutto perché giunto proprio mentre le autorità stavano scavando in quella stessa proprietà alla ricerca di resti umani.

Il momento più scioccante dell’intervista, rilasciata a WRGB, è stato quando Lorenz Kraus, 53 anni, con una calma glaciale, ha ripercorso le modalità degli omicidi. “Li ho sepolti qui,” ha dichiarato al giornalista Greg Floyd, descrivendo come avrebbe strangolato il padre con le mani e la madre con una corda. E con altrettanta freddezza ha aggiunto: “Mia madre ha appoggiato la testa sul petto di mio padre dopo la sua morte. Alcune ore dopo, l’ho finita”. Parole che hanno gelato lo studio televisivo e che, una volta diffuse, hanno scatenato sdegno e interrogativi nell’opinione pubblica.

Confessione choc in diretta tv: “Ho ucciso i miei genitori”

Le indagini, in realtà, erano già partite alcuni mesi fa, quando l’Amministrazione della Previdenza Sociale di Albany, New York, aveva segnalato un’anomalia: Franz e Theresia Kraus, rispettivamente 92 e 83 anni, continuavano a percepire regolarmente i sussidi nonostante fossero irreperibili da anni. Un precedente controllo nel 2020, avviato su richiesta di un parente, non aveva fatto emergere nulla di sospetto: un vicino aveva riferito che la coppia si era trasferita all’estero. Ma i sospetti non si sono placati, fino a quando, la scorsa settimana, gli scavi in giardino hanno portato al ritrovamento di due corpi, la cui identità è stata confermata dal capo della polizia Brendan Cox.

Nella sua confessione, Kraus ha cercato di motivare il gesto parlando di un presunto atto di pietà nei confronti dei genitori. “Sapevano di stare peggiorando,” ha affermato, raccontando delle difficoltà di salute che avrebbero colpito entrambi: la madre debilitata da un incidente stradale, il padre impossibilitato a guidare dopo un intervento agli occhi. “Ho fatto il mio dovere. La loro sofferenza era la mia preoccupazione principale”, ha dichiarato, arrivando perfino a sostenere la necessità di riformare le leggi per gestire “questo tipo di situazioni”. Un tentativo di giustificazione che non ha trovato riscontro nelle accuse mosse a suo carico.

Il dramma si è compiuto con un epilogo altrettanto sorprendente: Kraus è stato arrestato immediatamente all’uscita dagli studi televisivi, senza neppure il tempo di tornare a casa. Davanti al giudice, il giorno seguente, si è dichiarato non colpevole dei reati di duplice omicidio e occultamento di cadavere. La custodia cautelare è stata disposta senza possibilità di cauzione, data la gravità delle accuse e il rischio di fuga.

Ma la vicenda ha aperto anche un acceso dibattito etico e legale, con molti a chiedersi se l’intervista non si sia trasformata in una sorta di interrogatorio mascherato. Il direttore della stazione WRGB, Stone Grissom, ha rivelato di aver personalmente perquisito Kraus prima della registrazione e di aver predisposto la presenza di un agente in borghese nell’atrio dello studio. La difesa, rappresentata dall’avvocato Rebekah Sokol, ha sollevato “serie preoccupazioni”, definendo la conversazione televisiva troppo simile a un “interrogatorio di polizia”.

Mentre la giustizia farà il suo corso, resta l’eco di una confessione che ha trasformato un’intervista televisiva in una cronaca nera dal vivo, con la televisione che, da finestra sulla realtà, si è fatta teatro di un dramma familiare senza precedenti.