Un cane vecchio e cieco – legato a un albero.

Un cane vecchio e cieco – legato a un albero. Abbandonato da quelli a cui aveva dedicato tutta la sua vita da cane. Gli occhi coperti da un velo bianco. Una ferita sulla zampa, piena di mosche. Stava lì, fermo, senza ribellarsi, senza sperare. Tremava appena quando qualcuno lo toccava. E quando sentiva dei passi, non ringhiava – alzava piano il muso verso il suono, come se ancora credesse.

L’hanno trovato per caso, in uno stadio abbandonato. Hanno chiamato un volontario, Dimo. Ne aveva viste tante, ma quella scena l’ha scioccato. Come puoi fare una cosa del genere a un animale? Legarlo da solo, in mezzo al nulla, e lasciarlo soffrire per giorni interi.

Il veterinario gli ha curato le ferite. Ora il cane è in un rifugio temporaneo, in attesa di una vera casa. Un vecchio compagno fedele, che nonostante tutto non porta rancore. Ha ancora speranza – quella di invecchiare, ma non da solo.

E il suo vecchio padrone? Ha già legato un altro cucciolo, alla stessa catena, accanto alla stessa baracca dove era cresciuto il vecchio cane.

Cosa ne pensi? Una persona che abbandona con freddezza il suo vecchio amico… può avere una giustificazione? O certe cose non si perdonano?

No, non si perdonano. Non perché non siamo capaci di perdonare, ma perché questo è un tradimento che non ha scuse. Quando prendi un cane, gli prometti di restargli accanto fino alla fine. Non solo quando è forte, vivace e ti corre dietro con la palla. Ma soprattutto quando comincia a soffrire. Quando gli occhi gli si velano, le zampe gli tremano e ogni passo è una fatica. È lì che si vede se sei davvero un amico.

Ma questa storia non parla solo di tradimento. Parla anche di speranza.

L’hanno chiamato Tyson. Per la prima volta dopo tanto tempo, qualcuno l’ha toccato con una mano gentile e paziente. Si è sdraiato su una vecchia coperta, tranquillo, e ha mosso piano la coda quando ha sentito la voce di Dimo.

Sono passate alcune settimane. Tyson ha cominciato a riconoscere i passi, gli odori, a orientarsi con i suoni. Sentiva quando qualcuno rideva e allungava piano il muso per farsi accarezzare. Si spaventava ancora per i rumori improvvisi, ma finalmente dormiva sereno.

Poi è arrivata una donna. Bassetta, con occhi caldi. Anche lei aveva avuto un cane anziano. Si è seduta accanto a lui, piano, con calma. Tyson si è stretto contro di lei. Il giorno dopo è tornata. E poi ancora. Gli ha portato una coperta. Ha chiesto di poterlo adottare.

Ora vive in una casa con giardino. Non corre più – cammina piano, con dignità. Ha un nome, una ciotola, una cuccia e una mano che è sempre lì, accanto a lui. È ancora vecchio, ma non è più solo. È ancora cieco, ma vede ciò che conta davvero – la bontà. Crede di nuovo. E questa volta – a ragione.

E il suo ex padrone? Non ha mai capito chi ha perso. Il nuovo cucciolo è solo un giocattolo per un po’. Ma arriverà anche per lui il giorno in cui invecchierà. E allora vedremo – avrà accanto qualcuno che gli mostrerà l’altra faccia del cuore umano? Quella che Tyson conosce già.