“Presidente Meloni, lei è…”. La frase della senatrice scatena il caos in aula, La Russa interviene

Scontro infuocato in Senato durante le comunicazioni di Giorgia Meloni sul prossimo Consiglio europeo. L’Aula si è accesa dopo gli interventi dell’opposizione, tra interruzioni e proteste, al punto che il presidente del Senato Ignazio La Russa è stato costretto a intervenire più volte per ristabilire la calma.

Ad accendere il confronto è stata la senatrice del Movimento 5 Stelle Alessandra Maiorino, che ha rivolto accuse dirette alla premier. “Lei ha capito benissimo che le piazze non erano solo per Gaza, ma anche contro di lei. Il piano Trump quindi a lei va bene perché le ha tolto le castagne dal fuoco. Non è un piano di pace, ma di speculazione sulle ossa dei palestinesi ancora calde”, ha dichiarato. Poi l’affondo politico: Giorgia Meloni definita “cheerleader del presidente di un altro Paese”, frase che ha scatenato le proteste dei senatori di Fratelli d’Italia e Lega.

“Presidente Meloni, lei è…”. La frase della senatrice scatena il caos in aula, La Russa interviene

Nella replica, Meloni ha scelto toni fermi ma misurati, ringraziando ironicamente la senatrice per la “chiarezza” delle parole: “La devo ringraziare, senatrice Maiorino, perché ha detto una cosa importante e onesta: le piazze erano anche contro di me. Esatto. Allora mi dica lei, quale è il cinismo di usare la sofferenza di un popolo per cercare di raggranellare voti e fare propaganda, perché non è il mio modo di fare politica”. Una risposta accolta da applausi dai banchi della maggioranza.

Lo scontro, però, si è allargato oltre Gaza. Maiorino ha accusato il governo di attaccare la libertà di stampa, invitando Meloni a “ritirare le querele strumentali a danno dei giornalisti”. “Così si difende la libertà di stampa con i fatti e non solo con le parole”, ha aggiunto la senatrice, citando le difficoltà del settore e i casi di cronisti sotto minaccia. Le sue parole hanno trovato eco tra i senatori dell’opposizione, ma anche nuove tensioni in Aula.

Meloni ha respinto le accuse, replicando: “Sulla libertà di stampa manca equilibrio e obiettività. Non ricordo mobilitazione quando il direttore de Il Giornale è stato arrestato in redazione o quando Tommaso Cerno è stato minacciato di morte. Non voglio tornare a Beppe Grillo che invocava il tribunale del popolo, ma il M5S oggi difende la libertà di stampa e ieri stilava le liste di proscrizione”. Un botta e risposta che ha chiuso una delle sedute più tese delle ultime settimane.

Durant l’intervento di Maiorino è dovuto intervenire il presidente del Senato La Russa. Il movimento 5 stelle chiedeva infatti che la senatrice potesse continuare il suo intervento, stoppato a causa delke proteste dai banchi della maggioranza. “Non ho interrotto nessuno, neanche le cheerleader, andiamo avanti. Nessuno sta disturbando l’intervento della senatrice Maiorino, la richiamo all’ordine per la seconda volta. Zitto, silenzio”, ha detto La Russa, richiamando sia esponenti della maggioranza sia il senatore pentastellato Croatti.