“Trovato in casa dei Sempio”. Garlasco, un altro colpo di scena: l’esclusiva a Quarto Grado

Nuovo colpo di scena nel caso Garlasco. La puntata del 3 ottobre di “Quarto Grado”, il programma condotto da Gianluigi Nuzzi su Retequattro, ha rivelato in esclusiva un dettaglio destinato ad accendere ancora di più il dibattito. Una scoperta che ha spiazzato il pubblico. Tutto ciò a pochi giorni dai nuovi sviluppi giudiziari, che già avevano avuto molto clamore. L’inchiesta sul delitto di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007, sembra infatti aprirsi a nuovi scenari, mentre gli inquirenti continuano a scandagliare ogni elemento rimasto in sospeso dopo quasi vent’anni.

Il nuovo tassello riguarda un nuovo scontrino da casa Sempio. Il primo, già noto, è quello del 13 agosto, giorno dell’omicidio. Ma adesso ne è spuntato un altro, del 14 agosto 2007. Entrambi si riferiscono al parcheggio nei pressi della libreria di Vigevano, lo stesso luogo in cui, Andrea Sempio, sostiene di essersi recato il giorno precedente. Il secondo scontrino sarebbe emerso di recente tra vecchi documenti nella casa della famiglia di Andrea Sempio, oggi indagato nella nuova inchiesta. Un dettaglio che aggiunge ulteriore complessità a una vicenda già piena di ombre e contraddizioni.

“Trovato in casa dei Sempio”. Garlasco, un altro colpo di scena: l’esclusiva a Quarto Grado

Il tagliandino (una fotocopia) è stato mostrato dal giornalista Giammarco Menga durante la trasmissione, spiegando che la famiglia Sempio non ricorda con certezza chi lo avesse utilizzato, anche se si presume possa essere stato proprio Andrea. In sostanza, Sempio avrebbe tentato di tornare in libreria dopo averla trovata chiusa il giorno prima. La scoperta, secondo quanto ipotizza il programma, potrebbe ridimensionare le polemiche nate attorno al primo scontrino, conservato per anni dalla madre di Sempio e consegnato agli inquirenti nel corso delle indagini.

Nel corso della stessa puntata è intervenuto anche Giuseppe Spoto, ex maresciallo dei Carabinieri, la cui abitazione è stata perquisita nei giorni scorsi nell’ambito dell’inchiesta che coinvolge l’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti. Spoto ha respinto con forza ogni accusa: “Non ho mai preso soldi dalla famiglia Sempio: non avrei mai venduto il mio onore e la mia divisa per niente al mondo”. L’ex maresciallo ha poi aggiunto: “Non sono indagato, quindi già per il momento è una buona notizia. È stato uno choc, vedere arrivare otto persone a casa alle sette del mattino per una perquisizione”.

Spoto ha infine chiarito il contenuto di una telefonata con Andrea Sempio, spiegando di averlo contattato solo per “fargli la notifica, senza nessun secondo fine”. L’ex maresciallo ha ribadito di aver sempre agito in modo corretto: “Se io ho preso soldi? Assolutamente no, perché avrei dovuto? Ho fatto solo il mio lavoro. Ho una coscienza cristallina. Ho fatto quarant’anni nell’Arma, sono figlio di carabinieri, non avrei mai venduto il mio onore e la mia divisa per niente al mondo”. Un racconto che aggiunge ulteriori sfumature a una vicenda in cui ogni dettaglio sembra ancora in grado di cambiare tutto.